Grande successo per Ramadan a porte aperte, che si è trasformata in un’autentica festa per tutti i cuneesi alla vigilia della Festa della Repubblica.
Più di 500 cuneesi hanno condiviso insieme conoscenza, cibo e momenti conviviali.
Grazie a tutti le volontarie e i volontari, ai @Giovani PSM di Cuneo, all’amministrazione cittadina, e a tutte/i le/i cuneesi per investito il loro tempo in questa festa.
Siamo orgogliosi e fieri per la risposta della nostra città a questo invito.
Torneremo all’evento con un video-reportage nei prossimi giorni, per ora vi lasciamo con il testo del saluto della Comunità letto da El Yaqoute Mahfoud:
«Illustri ospiti, care amiche ed amici, gentili sorelle e fratelli, un saluto di pace e di misericordia a tutte e a tutti voi,
In questi giorni più di un miliardo e mezzo di musulmani nel mondo e diverse migliaia di musulmani nella nostra città, vivono uno dei periodi più sacri dell’intero anno, un periodo di profonda introspezione.
Il digiuno nell’islam si presenta come una prescrizione che si inserisce nella storia delle Rivelazioni precedenti al Corano: “O voi che credete, il digiuno vi è prescritto come lo era stato a coloro che vi hanno preceduti (nelle fedi precedenti). Affinché possiate pervenire alla pietà”.
Oggi come ieri, senza bere o mangiare, lontano dalle abitudini della vita quotidiana e dei suoi piaceri, i musulmani cercano questa pietà. Tutte le tradizioni spirituali ci dicono che per liberare lo spirito bisogna padroneggiare il nostro corpo. Digiunando liberiamo il soffio divino che è in noi. Oltre a questa dimensione di astinenza materiale il digiuno è, anche e soprattutto, un astensione da ogni volgarità o cattiveria. Il Profeta dell’Islam (pace su di lui) disse che: “Chi non desiste dal linguaggio volgare e dall’agire osceno (durante il digiuno), Dio non ha bisogno della sua fame e della sua sete.”
Tutta l’esperienza del digiuno, è un ritorno alla semplicità di coloro che non hanno né da mangiare né da bere, l’esperienza del digiuno rinnova in noi la coscienza del dono, della solidarietà con coloro che non hanno.
Il mese di Ramadan è quindi per noi musulmani il mese della spiritualità, dell’autodisciplina, della solidarietà, della condivisione. Il mese in cui coltiviamo i nostri rapporti familiari, comunitari e sociali.
Da questi significati nasce “Ramadan a porte aperte” un evento che vuole essere all’insegna della conoscenza reciproca, della condivisione e all’esercizio dell convivenza pacifica e proficua. Siamo profondamente grati ad ognuna e ad ognuno di voi per aver raccolto il nostro invito e investito il suo tempo nella conoscenza e nella condivisione.
Come ripetiamo spesso i musulmani cuneesi ben lungi dall’essere un problema o un peso, sono un valore aggiunto, spirituale, culturale, economico e sociale, per la loro città.
Siamo animati dalla profonda convinzione che soltanto nel rispetto reciproco delle nostre differenze e nella promozione collettiva dei valori fondamentali della nostra costituzione italiana possiamo sconfiggere ogni deriva estremista o violenta nelle nostre comunità e nella nostra città. Domani è la festa della nostra Repubblica, la festa della Costituzione, della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia sociale, vorremo augurare da qui a tutta l’Italia, a tutte le italiane e gli italiani un buona festa della Repubblica.
Un anno fa inauguravamo insieme alla città questo centro, Il Centro di cultura islamica di Cuneo, nato per essere al servizio non soltanto della comunità musulmana ma di tutta la città, aperto a tutti i cittadini, le associazioni, le comunità e le scuole della nostra città. Con l’evento di oggi vogliamo continuare ad essere fedeli a questo spirito, il CCIC è un luogo dove le persone e le comunità si incontrano, si conoscono e lavorano a progetti per il bene di tutta la cittadinanza
Grazie ancora per la vostra presenza a nome di tutte le donne e gli uomini della comunità musulmana di Cuneo.»